Le soluzioni digitali incontrano l’arte quando la tecnologia trasforma il modo in cui il pubblico vive le opere contemporanee. Oggi gli artisti non sono più legati ai luoghi espositivi tradizionali. Utilizzano la tecnologia per ampliare il proprio raggio d’azione, portando l’arte in spazi inaspettati e spesso più intimi.
Questo cambiamento ha sfumato i confini tra esperienza fisica e digitale. Nel mondo dell’arte, questa trasformazione è al tempo stesso radicale e ispiratrice. Mostre virtuali, installazioni interattive e performance su schermo stanno diventando sempre più frequenti. Gli strumenti digitali non vengono più solo usati per mostrare le opere, ma fanno parte integrante del linguaggio creativo.
Dubai è in prima linea in questa evoluzione. Durante eventi culturali di rilievo come la Dubai Art Week, le soluzioni digitali applicate all’arte diventano protagoniste. Lo skyline contemporaneo della città, il pubblico internazionale e una programmazione curata offrono il contesto ideale per l’innovazione. È qui che nascono nuovi formati performativi – immersivi, site-specific e carichi di emozione.
In quanto piattaforma globale per professionisti creativi, Soho House ricopre un ruolo unico nel panorama culturale. Con un forte spirito di comunità, riunisce persone provenienti da diversi ambiti artistici – dal design alla moda, dal cinema alle arti visive.
Con l’iniziativa Cities Without Houses, Soho House espande la propria presenza in città dove non ha una sede fisica. Attraverso eventi di alta qualità accuratamente curati, crea momenti di incontro significativi incentrati su arte, cultura e conversazione. Questi appuntamenti riflettono l’impegno del brand nel sostenere la creatività in tutte le sue forme.
Durante la Dubai Art Week, questo impegno ha preso forma grazie alla collaborazione con TAEX (The Art Exchange). Insieme hanno organizzato un evento privato presso l’abitazione dell’architetto e collezionista d’arte Ali Mohammadioun. Al centro della serata, un esempio potente di come le soluzioni digitali per l’arte possano ridefinire l’esperienza artistica: la première negli Emirati Arabi di Element, una nuova performance digitale di Marina Abramović.
L’evento è stato molto più di una semplice proiezione. È diventato un momento condiviso, che ha mostrato come Soho House metta in connessione innovatori culturali attraverso esperienze intime e stimolanti. In questo modo, il brand continua a essere un punto d’incontro, creando spazi – fisici e concettuali – dove arte, tecnologia e ospitalità si fondono.
L’obiettivo della serata era semplice ma ambizioso: fondere performance, arte digitale e accoglienza raffinata in un’unica esperienza coerente. Più che una proiezione, l’evento ha invitato gli ospiti a immergersi a fondo nel lavoro di Abramović. L’ambiente era pensato per essere personale, coinvolgente e intensamente emotivo.
La sfida principale? Introdurre la tecnologia in una casa privata senza alterare il carattere riflessivo dell’opera. La soluzione doveva essere in linea con il tono della serata – elegante, sobria e profondamente risonante.
M-Cube ha risposto con un’installazione AV che ha portato le soluzioni digitali per l’arte in un ambiente domestico con precisione. Sono stati installati sei schermi digitali, perfettamente integrati nell’architettura della casa. L’allestimento era al tempo stesso discreto e immersivo, consentendo alla performance di svolgersi in modo naturale nello spazio.
Questi schermi non erano semplici display: erano estensioni dell’opera stessa. La tecnologia supportava la narrazione in modo discreto, contribuendo a mantenere il tono emotivo e fondendosi con l’atmosfera intima dell’evento.
Le nostre soluzioni digitali hanno trasformato una cena privata in un’esperienza condivisa e potente. Il risultato è stato una nuova forma di fruizione artistica – mobile, ambientale e profondamente umana.
L’esperienza finale è stata fluida e personale. I media digitali hanno amplificato l’impatto emotivo senza creare barriere tra pubblico e opera. Gli ospiti hanno potuto vivere la performance secondo il proprio ritmo – circondati da altri, ma pienamente immersi nel momento.
Per Soho House, l’evento ha confermato il suo ruolo di connettore culturale. Per l’artista e gli organizzatori, ha dimostrato come le soluzioni digitali per l’arte possano essere applicate con sensibilità, arricchendo la relazione con l’opera. E per M-Cube, ha ribadito una convinzione fondamentale: la tecnologia, se usata con empatia, può aprire nuove possibilità su come e dove l’arte può essere vissuta.