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Way finder o wayfinder interattivi all’ingresso di un palazzo, nel crocevia di un centro commerciale, nella hall di un albergo o all’entrata di un ascensore. Declinazione più funzionale delle classiche mappe o cartine, questo tipo di postazioni interattive, chiamate anche path finder, aiutano gli utenti a trovare prima ciò che stanno cercando.
Nell’era di Google maps e degli smartphone con Gps, infatti, la geolocalizzazione rimane una componente di servizio fondamentale. A rendere più funzionale un Way finder oggi non è solo la sua dimensione, che rende più leggibile la visualizzazione: il fatto che la mappa sia orientata nel modo corretto, rispetto alla posizione dell’utente che si muove a piedi, la rende anche più affidabile rispetto a sistemi agganciati al giroscopio del telefono che, troppo sensibili ai micromovimenti della mano, spesso generano confusione rispetto alla direzione da prendere. E non solo.
Il digital signage permette di creare soluzioni di Way finder per ogni tipo di esigenza. È così che si garantisce un vero e proprio servizio di infomobilità che mostra all’utente il percorso ottimale per raggiungere i diversi punti di destinazione, in modo interattivo, facile e immediatamente comprensibile.
La possibilità di localizzare nello spazio un prodotto, un servizio o una qualsiasi area di interesse risolve tutte le problematiche di orientamento e di reperibilità, rendendo queste soluzioni ideali per più ambiti applicativi:
Grazie a un software di tracciamento del percorso interattivo, quando l’utente tocca la mappa visualizza immediatamente il nome di quell’area e un’eventuale breve descrizione più specifica. Grazie all’integrazione di funzionalità più avanzate, è possibile abilitare la ricerca di determinate tipologie di prodotto (o, nel caso di una mall commerciale, determinate tipologie di negozio) ricevendo la segnalazione dell’area in cui si trovano rispetto alla mappa. Non solo: l’interfaccia utente può essere formulata per una visualizzazione in formato 2D o, nella versione più evoluta, in formato 3D.
L’interattività tecnologica associata all’uso di display touch screen oggi consente di declinare il servizio aggiungendo valore. Per un’esperienza aumentata, ad esempio, l’utente può scaricare il percorso anche sul proprio device mobile. Oltre alla visualizzazione della cartina è possibile associare altri contenuti aggiuntivi, promozionali o informativi. Ecco qualche esempio che racconta il ventaglio di opzioni:
La progettazione di un wayfinder include una componente hardware, una componente software e una componente gestionale. La qualità e l’efficacia di una soluzione dipendono dalla definizione della migliore user experience. I designer devono risolvere modalità di navigazione e funzionalità del sistema per garantire la massima soddisfazione dal servizio, che va sempre contestualizzato. Non esiste, infatti, una soluzione generalista. Un Way finder presuppone sempre un’analisi capace di valutare diversi aspetti:
I Wayfinder uniscono ergonomia e strategia. Grazie a un sistema di back office evoluto è possibile riconfigurare l’assegnazione delle location sulla mappa interattiva, garantendo così l’aggiornamento automatico. Un altro vantaggio è che il servizio può essere esternalizzato: un portale di gestione online permette al provider di procedere agli aggiornamenti necessari da remoto.
Laura Zanotti, Giornalista e Technical Writer