Sight Solutions & Content Creations
Il digital signage consente di progettare e comunicare messaggi in modo dinamico e attrattivo. Ma come funziona? Quali sono le tecnologie coinvolte? Quali sono gli orizzonti dello sviluppo? Questo articolo è il secondo di una serie finalizzata a spiegare quali sono le opportunità e le migliori strategie applicative
Come funziona il digital signage e qual è il valore aggiunto di questa tecnologia? A livello hardware il sistema si compone di uno o più monitor collegati in rete attraverso un media player, ovvero un lettore digitale (un pc, un netbook o un dispositivo dedicato). Il tipo di collegamento può essere un classico cavo di rete (CAT-5), così come una soluzione wireless o cellulare. Il media player, a sua volta, è connesso a un server dedicato. Il lettore riceve il contenuto dal server centrale e riproduce i contenuti su uno o più pannelli di visualizzazione: possono essere i classici schermi a parete o a soffitto, wayfinding, totem o tavoli interattivi, vetrine smart, camerini intelligenti e persino i display di smartphone e tablet. Il server, a sua volta, riceve i contenuti da un terminale che gestisce la programmazione dei messaggi. Tramite una piattaforma di Visual Content Management è possibile creare contenuti e programmare la riproduzione su un unico display o su più display contemporaneamente, gestendo il tutto da remoto.
COME FUNZIONA IL DIGITAL SIGNAGE
A livello software, sul mercato esistono diverse soluzioni di Visual Content Management (VCM). Possono essere fruite in locale (on site) o in cloud, ovvero in modalità software as a service gestito direttamente dall’organizzazione (on premise) oppure gestito in modo parziale o totale da uno specialista (off premise) che diventa il provider di riferimento dello sviluppo e della programmazione. Per quanto le piattaforme di gestione dei contenuti siano semplici e intuitive, ci vogliono diverse competenze digitali per gestire la comunicazione veicolata attraverso gli schermi in modo da farli diventare touch point strategici della relazione e del business.
La questione è che non si tratta solo di ideare e gestire le informazioni in uscitama di gestire e intrepretare anche quelle in ingresso. Grazie ai sensori integrati nei monitor, infatti, è possibile tenere traccia dei comportamenti e delle interazioni che i vari messaggi trasmessi riescono a innescare negli utenti. È in questo modo che i brand possono capire come migliorare la loro comunicazione e i loro servizi. Ma come si sceglie un sistema di digital signage ?
SI FA PRESTO A DIRE VISUAL CONTENT MANAGEMENT
Prima di scegliere la soluzione migliore per la propria azienda, bisogna comprendere gli obiettivi della comunicazione e le dinamiche della programmazione che, attraverso il digital signage, possono davvero fare la differenza.
Il digital signage è nato per comunicare in maniera più attrattiva e funzionaleuna serie di messaggi pubblicitari veicolati su uno o più display. L’evoluzione delle tecnologie digitali ha permesso di potenziare la qualità, la quantità e la tipologia dei messaggi trasmessi. Applicando le più sofisticate tecniche video, il digital signage ha trasformato la mera informazione (info) in intrattenimento (entertaiment). Inaugurando l’era dell’infotainment, il VCM coniuga la multicanalità e la multimedialità dei consumatori, generando nuovo valore per i brand: attrazione e ingaggio possono essere gestiti con diverse dinamiche che possono arrivare alla massima personalizzazione dei messaggi testuali, video e audio. Come? È necessaria una fase di pre-analisi in cui si studiano target, ambienti, formati e tempi della comunicazione. Lo sviluppo dei contenuti visuali va ragionato in funzione dell’ora e del giorno, per recapitare messaggi specifici. Questo significa che un sistema di digital signage per funzionare al meglio presuppone competenze specializzate a livello tecnico, di marketing, di copy e di visual. Al di là dell’installazione e della programmazione, serve creatività per ideare lo storytelling giusto, capacità di regia, fotografia e montaggio per costruire filmati impeccabili nonché il contributo di un team di interaction designer che sanno come rendere funzionali i contenuti a seconda delle tipologie di schermo e di messaggio.
COME PROGETTARE CONTENUTI CHE FUNZIONINO
È possibile utilizzare il digital signage come segnaletica pura, per avvisare ad esempio della chiusura del negozio oppure dell’arrivo di un autobus o di un treno. Negli alberghi e nei business center è utile per annunciare meeting, riunioni e conferenze o per fornire istruzioni di emergenza in qualsiasi contesto. Nel retail allerta i consumatori in merito a una promozione o a uno sconto, oppure li informa che è arrivato il loro turno, evitando le code di attesa. I clienti in un ristorante possono vedere annunci per caffè e ciambelle al mattino e annunci per apericena e menù serali nel tardo pomeriggio e la sera. Il valore aggiunto del digital signage è di essere cangiante e dinamico. La comunicazione funziona meglio se si alternano i messaggi legati all’advertising con altre informazioni generali di interesse generale: informazioni meteo oppure news, video turistici che mostrano i punti di interesse del luogo o videoclip musicali suggestivi, ad esempio. Laprogrammazione della comunicazione può essere anche molto sofisticata: i testi o altri elementi che fanno parte del messaggio possono essere spostati o modificati per attirare l’attenzione dello spettatore su un’area specifica dello schermo. La suddivisione degli schermi, inoltre, consente di alternare i messaggi promozionali con quelli puramente informativi come, ad esempio, i bollettini meteorologici o, nel caso della distribuzione, la trasmissione delle sfilate o di video che spiegano come cucinare certe pietanze. A un livello più evoluto il digital signage supporta iniziative o eventi in loco in tempo reale: l’innovazione digitale, infatti, permette di studiare percorsi che intersecano il customer journey proponendo nuove esperienze personalizzate: ad esempio prodotti che, grazie ai codici a barre, ai Qr code o ai tag RFID o NFC applicati sulle etichette, mostrano sugli schermi videocomunicazioni di dettaglio o, ancora, corner o spazi in cui i messaggi sugli schermi cambiano rispetto al resto dell’ambiente, per creare ecosistemi di comunicazione atti a favorire ulteriori percorsi emozionali. È così che è possibile fornire contenuti visivamente accattivanti e ricchi di informazioni, progettati per massimizzare il numero delle visualizzazioni e aumentare il tasso di conversione.
Laura Zanotti, Giornalista e Technical Writer